Canyoning – Pago le Fosse
Un ambiente imponente e suggestivo
La sveglia urla alle 6:00 in punto, la stanchezza del trekking fatto ieri sulla vetta della Sibilla si fa sentire sulle gambe, non tanto per il percorso piuttosto semplice ma per il caldo inusuale che mi ha messo a dura prova. Faccio una veloce colazione e verifico l’attrezzatura da portare in questa nuova avventura. Alle 7:30 carico gli zaini in auto per essere alle 10 nel luogo dell’incontro con gli amici Carlo e Cristiano di Umbria Outdoor. Appuntamento al bivio di Terria vicino Scheggino. Amo l’umbria con tutto il suo verde, i suoi ambienti incontaminati e perché no, anche la cucina.
Arrivo sul luogo con un po’ di anticipo come è mio solito fare, ma inaspettatamente trovo chi mi ha preceduto. 5 min per i saluti e via all’organizzazione. Decidiamo quali mezzi rimarranno a valle per quando usciremo dal canyon. Saliamo sui restanti mezzi e dopo il primo tratto asfaltato prendiamo una carrareccia che mette a dura prova i nostri mezzi. 15 min e siamo all’ingresso della forra, i 10 partecipanti, aiutati dalle guide vengono istruiti sull’utilizzo delle attrezzature da discesa. Si parte scendendo subito all’interno del canyon e dopo pochi minuti di camminata veniamo proiettatati in un ambiente maestoso modellato nei millenni dalla furia delle acque, ora è presente solamente con piogge abbondanti. L’ambiente è veramente selvaggio con una vegetazione rigogliosa e ricca e variegata, ci si sente veramente piccoli alzando gli occhi al cielo e vedere le falesie che si alzano per centinaia di metri sopra le nostre teste, in molti punti sulle pareti sono presenti delle grotte così perfette che sembrano scavate dall’uomo. Camminando lentamente su alcune placche calcaree piuttosto scivolose ci imbattiamo in un camoscio morto, capita a volte che animali cadano nei canyon senza via di salvezza. In questi ambienti vivono solamente piccoli animali, anfibi come le salamandre e ovviamente alcuni uccelli, proprio in questa forra vive l’aquila dove ci siamo imbattuti proprio nel suo nido che purtroppo sembra vuoto da. Durante il percorso ci caliamo in corda circa 15 volte e visto il numero degli escursionisti piuttosto numeroso il tempo si dilata notevolmente. Dopo la stupenda calata in corda di 35 metri vista la tarda ora si decide di uscire per un sentiero e raggiungere le auto a valle più velocemente, ma Cristiano un artecipante ed io decidiamo di continuare a percorrere la forra fino a valle. In tre siamo veloci e le calate si susseguono velocemente… in circa 40 min siamo alle macchine dove incontriamo il resto del gruppo. Siamo tutti molto provati dopo più di 6 ore di discesa… ci riposiamo e ci cambiamo mentre alcuni vanno a recuperare le macchine a monte. Il rientro a casa vola, ancora con le immagini delle pareti imponenti che mi sovrastano come volessero proteggermi ed intrappolarmi nello stesso istante. Una delle forre più belle del centro Italia, un’esperienza che ripeterò altre volte. Un ringraziamento speciale a Umbria Outdoor dove con loro mi sento sempre a casa.