Forra del lupo e forte dosso delle somme
Il Percorso
Dopo l’incidente avuto il giorno precedente durante l’escursione alla strada delle 52 Gallerie mi metto alla ricerca di un percorso semplice ed appagante.
La mia attenzione cade sul Forte Dosso delle Somme e la Forra del lupo, un itinerario che mi riporterà indietro nel tempo in un luogo, all’interno di un sistema di trincee e postazioni difensive dell’esercito Austro-Ungarico delle Grande Guerra.
Queste strutture assieme alla forra del lupo sono state scoperte nel 2014 grazie ad un gruppo di volontari che riconoscendo la zona in alcune foto diedero inizio ai lavori di recupero “non ancora conclusi”.
Questo tracciato è stato inaugurato nel 2015 ed è uno dei più spettacolari di questo territorio.
La partenza è presso il Paese di Serrada in località Cogola, presso l’omonimo ristorante.
Subito si trova un pannello illustrativo che descrive le vicende storiche che hanno interessato questa zona.
Si inizia con una breve salita asfaltata che porta al sentiero 137 e da subito alla nostra destra si apre il panorama sulla Valle del Terragnolo.
Dopo un una salita non troppo impegnativa di circa 50 minuti all’interno di un bosco di faggi e tra postazioni difensive si giunge alla Forra del Lupo.
Ora il sentiero si incunea all’interno di un canyon dove è possibile osservare numerose postazioni e ricoveri.
Si prosegue ancora fino ad arrivare alla “Caserma “dove si prosegue all’interno di una galleria per uscirne dalla parte opposta e trovarsi nella parte più ripida del percorso (ma molto breve) con un panorama fantastico.
Si prosegue sui prati sottostanti al Forte dosso delle Somme fino ad arrivare all’enorme Fortificazione, (1670m).
Questa struttura oramai distrutta aveva il compito di controllare e contrastare l’avanzata Italiana verso Rovereto.
Mi siedo a contemplare il Panorama e penso alla particolarità di questo tracciato.
La maggior parte del sentiero una volta era una trincea scavata nella roccia che si estendeva per chilometri. Per il rientro si segue il sentiero 136 che porta a Baita tonda fino a riportarmi agevolmente al parcheggio del ristorante Cogola.
Storia del Forte dosso delle somme
Quest’opera grandiosa era classificata al V posto tra i forti dell’impero Austro-Ungarico, questa aveva lo scopo di controllare il versante settentrionale del Pasubio e da qui iniziò il tiro preparatorio per l’offensiva chiamata “l’offensiva di primavera”.
La costruzione è datata tra il 1912 e il 1925, lunga 100m. e larga 8 era formata da tre piani circondati da un fossato di 10 metri di larghezza.
L’imponente copertura era realizzata in calcestruzzo armato con uno spessore che variava dai 2 ai 6 metri, nel quale erano annegate putrelle di 50 cm di altezza.
Il suo armamento principale era formato da 4 obici da 100mm. su cupole girevoli in cemento di 24 tonnellate con gittata di 7km, 2 cannoni corrazzati da 60mm. e 22 mitragliatrici.
Nei primi anni il forte viene colpito con 40.000 colpi di vario calibro senza comprometterne mai la sua efficienza.
Le truppe Italiane non riuscirono mai ad assalire il forte.
La struttura è stata totalmente distrutta negli anni 30 per prelevare le componenti metalliche.
Il forte è acquistato dal comune di Folgarida il 18/08/1935 per 120 mila lire assieme ai forti Sommo Alto e Cherle
Punto di partenza: Serrada, presso ristorante Cogola
Segnavia: 137, 136
Lunghezza: c.a. 8,5km (4,5 ore)
Dislivello: 810 m.
Tracciato: E