A mio fratello
LA STORIA DI CRISTINA AMBROSONI
Oh Lù, e niente, sempre questi scherzi da prete.
Da quando sono nata me ne hai fatti di scherzi, tutti ridevano tranne me. Ecco l’ennesimo scherzo che non mi fa ridere. Se raccontassi tutto quello che ci hai fatto passare staremo fino a Natale. Ma una cosa la sapevamo fratè, bastava uno sguardo, un gesto e correvamo ad aiutarci. Mi avevi promesso che questa estate mi avresti fatto l’orto, cavolo, dovrò piantarci i cactus. Ti avevo promesso di farti le polpette di mamma e i frescarelli di nonna Lidia, ma non mi hai dato tempo. Però sono serena, ora stai con loro. Fratè, sei finalmente libero. Ti salutano tutti i tuoi amici, porca miseria ma quanti sono?!
Ora ciao Lù, saluta la mamma e nonna Lidia da parte mia e di papà, e digli che tra un po’ ci rivedremo, oh ma senza fretta, così riprendiamo i nostri caffè, sigarette e chiacchiere.
Ciao amico mio
Tua sorella Chicca