Ci vediamo sulla vetta

LA STORIA DI MICHELANGELO MEZZELANI

 

Fin da quando ero piccolo, mi hanno sempre detto: “Sei uguale a tuo zio”. Anche quando non era detto come un complimento… Come quando facevo danni, o non stavo mai fermo.

Ma per me, in qualunque caso lo dicessero, ero fiero ed era il migliore dei complimenti. Lo era perché da sempre sono cresciuto con il mio eroe. Dicono che non bisognerebbe conoscere i propri eroi, perché si rimane delusi, beh di certo non era il tuo caso. Non abbiamo mai parlato troppo, ma perché semplicemente non ci serviva, eravamo di quelle persone che, guardandosi, si erano già detti tutto.

Arrivarti sarà per me impossibile, ma so che mi basterà cercarti in mezzo alla natura, dove ti piaceva stare, o sulla neve, nelle piste. Ed ora sono qui, nel punto più alto di questi monti, con la tua tavola, per poterti salutare e scendere insieme. Sapendo che ad ogni discesa tu sei con me.

A domani, ci vediamo sulla vetta.

Michelangelo Mezzelani, tuo nipote.